La moda sostenibile è un tema sempre più discusso, poiché il settore dell’abbigliamento è noto per essere uno dei più inquinanti al mondo. Ogni anno, milioni di tonnellate di rifiuti tessili finiscono nelle discariche, e la produzione di tessuti richiede ingenti quantità di risorse, come acqua e energia. Inoltre, l'industria della moda impiega sostanze chimiche nocive che danneggiano l'ambiente e la salute dei lavoratori. Per ridurre l’impatto ambientale, è possibile fare scelte più consapevoli quando si acquista abbigliamento. In questo articolo, esploreremo come scegliere capi di abbigliamento che rispettano il pianeta, analizzando i materiali, i processi produttivi, e i marchi sostenibili.
Capire i materiali sostenibili
Il primo passo per una moda più sostenibile è scegliere capi realizzati con materiali che abbiano un minore impatto ambientale. Ecco alcuni dei materiali più ecologici e come riconoscerli:
Cotone biologico: a differenza del cotone convenzionale, il cotone biologico viene coltivato senza l'uso di pesticidi e fertilizzanti chimici. Questo significa che è meno dannoso per il suolo e la biodiversità. Il cotone biologico richiede anche meno acqua rispetto al cotone tradizionale, che è noto per essere estremamente idrovoro.
Lino: il lino è una fibra naturale ottenuta dalla pianta di lino, che richiede meno pesticidi e acqua rispetto ad altre colture. Inoltre, il lino è biodegradabile e, se trattato senza sostanze chimiche aggressive, è completamente compostabile.
Tencel (o lyocell): il Tencel è una fibra ricavata dalla polpa di legno, solitamente proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. Il processo produttivo del Tencel utilizza un sistema a circuito chiuso, in cui il 99% dei solventi viene recuperato e riutilizzato, riducendo così l’impatto ambientale.
Poliestere riciclato: sebbene il poliestere sia una fibra sintetica derivata dal petrolio, l'uso di poliestere riciclato permette di ridurre la quantità di plastica che finisce nelle discariche e negli oceani. Questo materiale è ottenuto dal riciclo di bottiglie di plastica o vecchi indumenti, riducendo così la dipendenza dalle risorse fossili.
Considerare i processi produttivi
Anche i processi produttivi influiscono sull’impatto ambientale dei capi d’abbigliamento. La moda sostenibile richiede metodi di produzione meno inquinanti e meno energivori. Ecco alcuni aspetti da considerare:
Uso responsabile dell'acqua: molte fabbriche di moda sostenibile adottano tecniche di produzione che riducono il consumo di acqua. Ad esempio, alcuni marchi utilizzano tecnologie come il “dyeing” a secco, che permette di colorare i tessuti senza l’uso di acqua, oppure riciclano l’acqua usata nei processi di tintura.
Uso di energie rinnovabili: alcune aziende scelgono di alimentare i propri stabilimenti con energie rinnovabili come l’energia solare o eolica. Questo non solo riduce le emissioni di gas serra, ma dimostra un impegno a lungo termine verso la sostenibilità.
Certificazioni ambientali: cercare marchi con certificazioni come Global Organic Textile Standard (GOTS), Fair Trade, o Bluesign può aiutare a identificare le aziende che rispettano rigorosi standard ambientali e sociali. Queste certificazioni garantiscono che i capi siano stati prodotti con metodi ecologici e in condizioni di lavoro dignitose per i lavoratori.
Investire in marchi sostenibili
Esistono molti marchi che hanno abbracciato la moda sostenibile e lavorano per ridurre l’impatto ambientale dei loro prodotti. Alcuni esempi sono:
Patagonia: questo marchio è uno dei pionieri della moda sostenibile, con un forte impegno nella riduzione delle emissioni di carbonio e nell’uso di materiali riciclati. Patagonia offre anche un servizio di riparazione dei capi, promuovendo la longevità dei loro prodotti.
Eileen Fisher: nota per la sua trasparenza e responsabilità ambientale, Eileen Fisher utilizza principalmente materiali organici e naturali, e incoraggia i clienti a restituire i capi usati per il riciclo.
Veja: questo brand di calzature utilizza materiali ecologici e lavora con cooperative di agricoltori in Sud America per garantire condizioni di lavoro giuste e dignitose. Le sue scarpe sono fatte con gomma naturale, cotone biologico e poliestere riciclato.
Promuovere il riuso e il riciclo
Acquistare meno e utilizzare di più è uno dei modi più efficaci per ridurre l’impatto ambientale della moda. Ecco alcune idee per promuovere il riuso:
Scambiare o comprare di seconda mano: negozi dell’usato e piattaforme online come Vinted o Depop permettono di trovare capi unici e ben conservati, allungando la vita utile degli abiti e riducendo la necessità di nuovi acquisti.
Riparare e rinnovare: molti capi possono essere riparati o modificati per prolungare la durata. Inoltre, ci sono sempre più workshop e tutorial online che insegnano tecniche di riparazione per aiutare le persone a mantenere i propri abiti in buone condizioni.
Riciclare: quando un capo non può più essere utilizzato, è importante smaltirlo in modo corretto. Alcuni marchi offrono programmi di riciclo, accettando indumenti vecchi per trasformarli in nuovi prodotti.
Acquistare in modo consapevole
Infine, uno dei principi chiave della moda sostenibile è acquistare in modo consapevole. Prima di comprare un nuovo capo, è utile chiedersi se davvero ne abbiamo bisogno. Ridurre gli acquisti impulsivi e scegliere prodotti di qualità, fatti per durare, può fare una grande differenza.
La moda sostenibile non significa rinunciare allo stile, ma implica fare scelte più informate e responsabili. Conoscere i materiali, i processi produttivi e i marchi impegnati nella sostenibilità può aiutarci a ridurre l’impatto ambientale del nostro guardaroba e contribuire a un futuro più sostenibile per il nostro pianeta. Attraverso piccole azioni individuali, possiamo tutti partecipare al cambiamento e supportare un sistema della moda che rispetta il pianeta e le persone.