Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di efficienza energetica e sostenibilità ambientale nel settore edilizio. Le abitazioni in classe energetica A4, il massimo della classificazione vigente in Italia, sono considerate il top in termini di consumi ridotti, isolamento termico e basso impatto ambientale. Tuttavia, dietro l’etichetta di “green” si nascondono a volte delle contraddizioni che vale la pena esplorare. È davvero sufficiente puntare tutto sulla prestazione energetica per definirsi sostenibili? Una casa A4 priva di spazi verdi, realizzata con materiali industriali e costruita su terreni precedentemente naturali, può davvero rappresentare un modello virtuoso?
La classe energetica A4: cosa significa?
La classe A4 è la più alta della scala energetica introdotta dal D.Lgs. 192/2005, e indica un’abitazione con consumi energetici estremamente bassi grazie a:
- Isolamento termico altamente performante;
- Impianti ad alta efficienza (come pompe di calore, fotovoltaico, VMC);
- Serramenti a taglio termico;
- Assenza di ponti termici;
- In molti casi, utilizzo di energie rinnovabili.
Tutto questo si traduce in bollette ridotte e bassa emissione di CO₂, contribuendo agli obiettivi climatici europei. Ma la sostenibilità non si misura solo con i numeri della bolletta.
Efficienza energetica ≠ filosofia green
Una casa può essere estremamente efficiente dal punto di vista energetico, ma non per questo rispettare la filosofia green nella sua totalità. La sostenibilità ambientale, infatti, è un concetto molto più ampio, che include anche:
- Rispetto del suolo e del paesaggio;
- Biodiversità e spazi naturali;
- Materiali ecocompatibili e a basso impatto;
- Integrazione con l’ambiente e con il contesto sociale.
Molti nuovi edifici in classe A4, soprattutto nei centri urbani o nelle periferie cementificate, sono privi di giardini, alberi o spazi verdi, sostituiti da parcheggi, lastricati e tetti in cemento. In questi casi, l’efficienza energetica si riduce a un valore tecnico, senza considerare il benessere psicofisico degli abitanti e la qualità ecologica del luogo.
Inoltre, l’assenza di superfici erbose e di alberi attorno agli edifici può aumentare sensibilmente il fabbisogno energetico, sia per il riscaldamento in inverno (per mancanza di barriera al vento e dispersione termica), sia per il raffrescamento in estate (a causa dell’assenza di ombra e dell’effetto isola di calore). Questo porta a un paradosso: edifici tecnologicamente efficienti che, per la scarsa attenzione all’ambiente circostante, richiedono più energia per mantenere condizioni interne confortevoli.
L’importanza del verde urbano e domestico
Gli spazi verdi, anche piccoli, sono essenziali per rendere un’abitazione davvero green:
- Migliorano la qualità dell’aria grazie alla fotosintesi;
- Riducono le isole di calore urbane;
- Favoriscono la biodiversità urbana;
- Offrono benefici psicologici e riducono lo stress;
- Possono diventare orti urbani o spazi di socialità.
Purtroppo, molte abitazioni in classe A4 sono costruite al massimo della volumetria disponibile, sacrificando ogni metro quadrato di verde per garage, scale condominiali, cantine o impianti tecnici.
L’illusione green del marketing immobiliare
In molti casi, il concetto di “green” viene usato come leva di marketing. Un’abitazione A4 viene presentata come eco-friendly a prescindere dal contesto, dai materiali e dalla sua impronta sul territorio. In realtà, una vera casa sostenibile dovrebbe essere:
- Realizzata con materiali naturali e riciclabili;
- Inserita in un contesto con servizi raggiungibili senza auto;
- Dotata di giardini, tetti verdi o spazi comuni naturali;
- Attenta al ciclo di vita dell’edificio, dalla costruzione alla demolizione.
In questo senso, molte case A4 non sono affatto “green”: sono solo case efficienti costruite con logiche industriali, in quartieri dove l’auto è ancora indispensabile e il contatto con la natura è minimo o nullo.
Una sostenibilità più ampia: il futuro dell’abitare
Per affrontare davvero la crisi climatica, non basta costruire edifici a basso consumo. Serve una visione più ampia, che includa:
- Pianificazione urbanistica sostenibile;
- Recupero del patrimonio edilizio esistente, spesso molto più sostenibile del nuovo;
- Incentivi a riqualificare il verde urbano e privato;
- Educazione ambientale nelle scelte di acquisto.
Una casa green non è solo una casa A4. È una casa che respira, che si inserisce in un ecosistema urbano equilibrato, che lascia spazio alla natura e che riduce davvero l’impatto sull’ambiente in tutte le fasi della sua vita.
Conclusione
La classe energetica A4 rappresenta un passo importante verso un’edilizia più sostenibile, ma non può essere considerata l’unico indicatore di una filosofia green autentica. Una casa efficiente ma priva di verde, costruita senza rispetto per il territorio, rischia di essere solo una scatola tecnologica, lontana dai veri valori della sostenibilità. La sfida, per il futuro, è integrare efficienza, natura e benessere umano in un modello abitativo più consapevole e armonico.